Eccomi di nuovo qua dopo una lunga assenza: ritorno da Cuba, l'isola caraibica dalle meravigliose spiagge dorate e dalle città colorate: è' l'isola di Fidel, del mito del Che e di un progetto politico che in concreto non ha funzionato.
I suoi aromatici sigari, la sua ottima cerveza(birra) Bucanero ed i suoi forti rum si uniscono al son cubano e alla mezcla perfecta di ritmi "sabrosi". L'esasperata allegria nasconde desolazione e sfiducia per il futuro: si attende un cambio radicale che tarda a fare capolino!
Cuba non è solo l'Habana con il suo malecòn, o Varadero con i suoi villaggi turistici: l'isola merita di essere visitata in tutte le sue parti, da occidente ad oriente fino ad arrivare a Guantanamo ...
Per capire la realtà cubana è necessario carpire le parole chiavi che si utilizzano in questo paese: una di queste è yuma, parola usata quotidianamente nella vita del cubano. Chi è lo yuma? Qualsiasi straniero/a che spende nell'isola e porta "dinero": triste e squallido è vedere e respirare l'aria del turismo sessuale. Il cubano tratta lo yuma esattamente come quest'ultimo tratta il cubano. Ma se al cubano fai capire che la sua cultura la conosci bene, allora ti sarai conquistato la sua amicizia!
Vorrei descrivere le emozioni vissute nella vita di ogni giorno in compagnia di questo popolo: io, un marito cubano, i nostri 2 figli ed il diritto più che lecito di passare del tempo con quella parte di famiglia che vive così lontana da noi e dall'Italia!
E' la storia dei miei suoceri, Edy e Miriam, una vita comune a tanta altra gente a Cuba. Si vive per sopravvivere, con l'unica differenza che loro, almeno, possono contare su quei 50/100euro che il figlio Hernàn invia loro con tanto amore, quando è possibile... Sul loro volto la gioia di riabbracciarci dopo 4 anni di lontananza e di coccolare, per la prima volta, quei nipotini mai conosciuti ...
Edy e Miriam, nonni di Diego ed Edoardo ...
Edy ed il nipotino Edoardo (il più piccolo dei nostri figli)
Si tratta di unavita povera, ma dignitosa! Edyfa il falegname da quando aveva 12 anni; è stato in missione in Vietnam, Libia e Russia per pochi dollari al mese. Ora, oltre alla "misera" pensione, continua a svolgere il suo lavoro giornalmente, arrotonda fino ad arrivare a 10/15 dollari al mese. Questo è, infatti, lo stipendio medio di un cubano, mentre il guadagno di un medico si aggira attorno ai 40/50 dollari e allora mi chiedo: perchè faticare tanto? Dopo anni di studio e sacrifici è ridicolo... quando suonando o cantando in un gruppo il guadagno è maggiore!
E così i giovani non si ammazzano di lavoro, inventano la sopravvivenza con il minimo sforzo. Sfido chiunque a non fare altrettanto nelle condizioni di vita presenti sull'isola! Una cugina di mio marito evita di comprarsi i bigodini per i capelli ed utilizza il cartoncino della carta igienica!
Miriam ed il nipotino Diego (il più grande dei nostri figli)
A Cuba o si mangia o si compra un paio di scarpe! A che serve la libertà concessa da Raul di utilizzare i cellulari, se poi i contratti costano un occhio della testa? La gente vive nel malcontento senza parlare, per paura! Solo qualche giovane osa criticare qua e là mentre le voci, nella blogosfera, si fanno sentire, eccome! Date un'occhiata al blog La Isla Grande di Rob Ferranti, se volete sapere cosa succede a Cuba e nello spazio cibernetico o al blog della cubana Yoani Sanchez (scritto in spagnolo), che vive all'Habana e racconta della sua vita quotidiana, battendosi per la libertà di espressione: a lei è negato il diritto di uscire dal proprio paese perchè "parla troppo"!
Diego con i suoi unici cuginetti cubani
Le persone di una certa età, come mio suocero, sono fedeli sostenitori del governo: molti sono iscritti al partito e guai a parlare male del sistema in cui vivono! Sostengono di avere "qualche" problema ma almeno la sanità è gratis, l'istruzione idem!
Si dimenticano, però, di accennare al fatto che gli ospedali hanno scarse condizioni igieniche ed un numero eccessivo di alunni nella scuola primaria: 40 bambini seguiti da una o due maestre ... ed i libri a fine anno devono essere restituiti.
Ai cubani vengono "garantiti" i generi alimentari di prima necessità, (quando si trovano) come il riso (arroz), i fagioli, alcuni tipi di carne e pagando in moneta nazionale! Ogni famiglia ha un libretto dove vengono registrati i consumi di ciascun membro.
E' la 4° volta che torno a Cuba: in questo viaggio durato un mese la nostra decisione è stata quella di stare in compagnia dei nostri cari nella città di Holguìn (ad oriente dell'isola). Piuttosto che visitare nuove destinazioni abbiamo preferito, nel nostro piccolo, dare una mano. Finalmente ora i miei suoceri hanno un pozzo nel patio di casa ed Edy non dovrà più caricare l'acqua e trasportarla in casa con i secchi alle 6 del mattino, sì perchè l'acqua corrente è disponibile solo 2 volte a settimana! Mentre la biancheria ed i panni Miriam li lava da sempre con acqua fredda ed a mano!
In questo mese di meritato riposo ho avuto modo di osservare ed ho cercato di capire, aggiungendo un'altra parte al mio mosaico fatto di punti interrogativi. A volte mi chiedo se devo ancora considerarmi una yuma o posso sentirmi una cubana ... Lì a Cuba la vita sembra peggiorare di giorno in giorno! In più ci si mette la parte emotiva ... il distacco è tristissimo e ti lascia un dolore immenso nel salire su quell'aereo: vorresti lasciare loro tutto, non solo il cuore .. ma la realtà in Italia non è così confortante, con un marito che dopo quasi 5 anni di residenza nel mio paese , tuttora non riesce a trovare un lavoro fisso!
Ed i miei sentimenti non sono nulla di fronte a quelli dell'uomo che amo: ogni volta che Hernàn saluta la sua terra lo fa in silenzio e con le lacrime agli occhi: in cuor suo si domanda quanto tempo passerà prima di riabbracciare i suoi cari, gli amici e la sua tanto adorata isola caraibica...
E' la speranza di chi vive lontano dal proprio paese: ritornare per rimanerci tutta la vita!
La vida de la doctora neurocirujana Hilda Molina y sus "choques" con la dictadura de Cuba son una historia larga y compleja, para quienes prefieren adelantarse a la caperucita ROJA, o mejor dicho, tener una idea rápida de los hechos este artículo del ABC.es es un buen ... bypass?!.
Una reportera mexicana Maria Ruíz viaja a Cuba para el concierto de "PAZ sin FRONTERAS" y aprovecha la ocasión para dar un vistazo a la ciudad y su gente. Los últimos videos son desde un Coco taxi con el vedado de fondo y un compañero coco taxista que se gana la vida entre otras cosas, con los espejuelos de John Lennon. (Historia interesante la desaparición de los espejuelos de Lennon, por regla de tres tengo dos sospechosos en mente.) Sigue siendo dura por allá la vida del encargado.....
Por más que sumo y multiplico el 1 150 000 de personas no caben en la plaza. Prueben ustedes y déjenme la cuenta please, porque estando amplios 1 150 000 / 70 000 mq = 16 personas por metro cuadrado, todo un record .
Emilio H. Rodriguez Licenciado en Ciencias de la Computación Universidad de La Habana Graduación de 1976.
Las vistas superiores de la Plaza de la Revolución a la Habana, tomadas de Google Earth última foto con las personas al concierto de Juanes, original de EL DIARIO
Todos los años visito la feria de Arte de Verona y así aprovecho para cultivar la rosa en blanco que poco a poco coge colores. Muestro algunas de las obras más interesantes que saciaron mi sed de belleza ajena. Muy ajena, de otros.
Son fotos realizadas dentro una performance que evoca la guerra fraticida ocurrida en la ex_Yugoslavia, con ellas se denuncia el uso de la violencia contra nuestros símiles y el asesinato entre hermanos.
la silla más bella que ojos humanos han visto.
Famoso designer italiano Cleto Munari presenta los "Magnificos 7" a través del diseño de siete mesas.
Lawrence Ferlinghetti - poeta Mark Strand - poeta Mimmo Paladino - artista Sandro Chia - artista Mario Botta - architetto Alessandro Mendini - architetto Cleto Munari - editore
El sorprendente Emilio Scanavino, 1967 Título: Senza soluzione Olio su tela 150 x150
La silla para la suegra.
Wilfredo Lam, el reconocido pintor cubano. Por su posición detrás del galerista pude imaginar que su cuadro era el más importante. Precio: 40 y tantos ceros pienso!?
Título: Rojo negativo autor Gaviotazalas, mi foto del día. Son las cortinas que separan los pabellones expositivos y los mantienen al oscuro, pero llega la brisa externa y ....vence la luz.
Alberto Burri 51x125 cm Plástica L.A. 1963
Creativo. De frente a esta obra es mejor quedarse con la música, así les dije a mis amigos cuando me pidieron la traducción del sonado estribillo "quimbombo que resbala..." Precio: 70 y tantos ceros pienso!?
Curioso. Escultura de yeso a la cual se le proyecta una imágen en la cara y como resultado parece vivo.
Título: Jonathan 2008 Autores: Daniel Glaser/Magdalena Kunz
Corrían finales de los años ochenta cuando el mundo real se transformaba bajo la palabra Perestroika.
Corrían cronológicamente a Cuba los mismos años que el mundo real, pero la muralla del comunismo filtra las noticias, todavía hoy, de los fenómenos sociales e históricos que no estamos preparados para entender, así decía, el dictador máximo para justificar lo que el mundo real se llama simplemente, CENSURA.
La Perestroika, era en Cuba una palabra murmurada para evocar el holocausto creado por Mijail Gorbachov en la entonces "hermana U.R.S.S."
No supe cuál fue exactamente la catástrofe que Gorbachov había desatado en el mundo real pero mi Comandante para aquellos que como yo, “ no estábamos preparados para entender”, dio uno de sus largos discursos que en pocas palabras se podía resumir como que la hermana U.R.S.S. “nos dejaba en la calle y sin llavín”*, iniciando así otro largo y eterno periodo de carencias, más conocido por periodo especial.
En el plan de estudios universitarios de 1988, la asignatura de Filosofía figuraba todavía con sus únicos apellidos, Marxista-Leninista I y II . Sí, eran dos las partes necesarias para aprender la filosofía, para así, quien no la cogió en la primera parte, la coja con la segunda . Pasamos largas y martillantes noventa horas, plenas y llenas, a estudiar una ideología que fuera, en el mundo real, caía a pedazos o con más precisión, caía por bloques.
Creía que la selectiva universidad cubana era para quienes “estábamos preparados para entender,” y que antes o después el profesor de marxismo, bien preparado para la ocasión, daría a la palabra perdida, cuerpo y alma.
Creía, creí en pasado.
En el 1989, para quienes no fueron suficientes las primeras noventa horas, el elaborado programa de estudios proponía más de lo mismo, Economía Política I. La asignatura era hija de los mismos padres de la filosofía y por tanto con los mismos únicos apellidos, Marxista-Leninista. Y qué piensan que hemos acabo aquí, no hay uno sin dos dice el proverbio, seguimos con Economía Política Marxista-Leninista II a las cuales dedicamos entre ambas un total noventa y seis horas. Después de hacer un rápido suma y sigue había pasado casi doscientas horas entre las ideas de Marx y Lenin y la palabra perdida, Perestroika, todavía sin aparecer; mientras fuera, en el mundo real, todos los países engendrados preferían restar huérfanos a cargar con el apellido de tan pesada familia.
En el 1991 sucedieron cosas misteriosas, inexplicables, sustituciones, palabras cambiadas, se discutía sobre el nombre de darle a la nueva criatura hasta que finalmente la llamaron a secas, Socialismo Científico. Nos condecoran con otras cuarenta horas, necesarias para quienes no cogieron nada en las primeras doscientas.
En clases de Socialismo Científico la profesora intentaba dar un ritmo diverso, para hacernos partícipes de algo que sólo ella veía y delante a preguntas precisas sobre la palabra perdida se balanceaba como un equilibrista saltando con agilidad los 45 minutos de clase, donde al final, los que “no estábamos preparados para entender,”sufríamos de un fuerte mareo como efecto secundario a su cháchara.
Habían pasado muchos años en el mundo real desde el inicio del proceso histórico que desplomó “la sociedad comunista a l' avangard”, y mientras tanto en el país de las palabras perdidas, continuábamos a sobrevivir bajo nuestra adorada campana de cristal, donde rebotan siempre las mismas asfixiantes palabras. SOCIALISMO O MUERTE
“Hoy sabemos que hubiéramos podido evitar muchas de las nuestras dificultades si el proceso democrático se hubiera desarrollado normalmente en el nuestro país.”
El documental titulado, L' oro di Cuba, del director Giuliano Montaldo fue presentado a la 66 Mostra del Cine de Venecia, lo resumen como un eterno homenaje al pueblo de Cuba y los 50 años de Revolución Castrista.
Hace días que espero sin resultado, encontrar en internet escenas del documental que me ayuden a ver Cuba con el mismo optimismo del autor, pero me debo conformar con leer artículos donde Giuliano Montaldo, y sus compañeros de batalla, me intentan VENDER , y destaco esta palabra, la fábula de un país que existe sólo en sus utopías.
La sinopsis del documental destaca un pueblo que ha conquistado la libertad a través de la revolución, encuentro ambiguo que se hable de libertad en una sociedad que se funda incluso técnicamente en la dictadura del prole_tirado; el presidente propone infinitamente elecciones bajo un partido único,- el suyo-;
bajo una única idea, -la suya-
y bajo una única dictadura, -la suya-.
Continua la fábula de un pueblo que es feliz y que no se ha inclinado a la tentación del capitalismo y el don Dinero; ésta es su moral y su mensaje al mundo.
Me siento casi orgullosa de cuantas cosas el compañero Giuliano Montaldo ha aprendido en pocos días entre los cubanos, aprendió la libertad a través de la dictadura; la renuncia, el desprendimiento material, y a vivir $in dinero, pero todavía hoy para ver algo de su documental debo saltar el STOPcon la aclaración $17,90$.
En fin, todo esto me hace pensar que quizás el verdadero Oro en que pensaba G. M. al elegir el título, era en el que ganaría al VENDER a los ilusos su fábula.
En Venecia cuando el agua es alta vemos imágenes como ésta donde la gente se pone unas bolsas plásticas en los pies para proteger los zapatos del agua. Pero esta imagen, no es en la piazza de San Marco es en Cuba y deja mucho que pensar. El problema allá muchas veces no es sólo del comunismo, el castrismo, ni del consumismo -de los zapatos claro está- , esta vez es otro el abismo, EL CONFORMISMO.
frase cubana: "si se va la luz me alumbro con una vela" y si no hay vela...
Foto de Orlando Luis Pardo Lazo, autor del blog Boring Home Utopics , publicado desde la Habana y que a través de sus fotos nos da una radiografía de la verdadera Cuba de Castro.
Los periódicos italianos confirman hoy la participación de Jovanotti al concierto organizado por Juanes y Miguel Bosé a la Habana. La noticia la leo en Newsic.it
"Lorenzo è molto contento dell´invito e il 20 settembre sarà a l’Avana. Conosce bene Cuba e i cubani e ha rapporti anche con i cubani che vivono fuori dall´isola. La sua posizione rispetto al governo dell´isola è da sempre critica ma non chiusa/cerrada, ritiene che quello che può fare un musicista è favorire le aperture sempre. In ogni caso tentare di rompere ogni tipo di embargo culturale e economico
Nel 1995 Lorenzo è stato il primo artista pop occidentale (sotto contratto con una major) a rompere l´embargo contro Cuba con un concerto sulla scalinata dell´Università dell´Avana al quale parteciparono decine di migliaia di giovani arrivando a piedi da tutta la città."
foto: Miren bien que la foto la seleccione con mucho cuidado, para que no haya confusión y nadie pregunte ¿de qué partido son los cantantes?
Propongo a Lorenzo Jovanotti unos arreglos a la letra de la canción y asi irá más de acuerdo con las circunstancias de la isla. Coge el pie forzado ...!!!
SALVAME
SALVATE , SALVAME , SALVEMONOS
LOS BLANCOS , NEGROS, LAS RELIGIONES, DEL PESIMISMO DE NO ENCONTRAR RAZONES, LA FOTO DE GRUPO , EL PRIMER DIA DE ESCUELA, Y DE IR A COMER SIN NADA QUE METER EN LA CAZUELA!!
SALVATE , SALVAME , SALVEMONOS,
UN SOLO TIPO DE GOBIERNO, UN SOLO TIPO DE INFIERNO, UN UNICO PARTIDO, DE UN SOLO TIPO DE TELEVISÓN, DE UN SOLO TIPO DE RADIO, Y MILES DE ESQUELETOS EN EL ARMADIO.
SALVATE , SALVAME , SALVEMONOS,
DE UNA FRONTERA, DE NO HABER ESPERANZA, LIBERTAD DE MOVIMIENTO, LIBERTAD DE PALABRA, DE UNA CARTA BLANCA , SI NO NO HAY PUERTA QUE SE ABRA!!
SALVATE , SALVAME , SALVEMONOS,
DE LAS ARMAS , LOS ESCUDOS, LOS DERECHOS HUMANOS, DE LOS CUERVOS QUE GRAZNAN SOBRE "REVOLUCIONES"!!! PERO NO HAY PIEDAD , NO HAY COMPASIONES, DEL DICTADOR QUE JUEGA AL GUERRERO PORQUE LE RECUERDA CUANDO ERA JOVEN Y BELLO.
SALVATE , SALVAME , SALVEMONOS,
LA SANGRE SE CUAGULA EN LAS PRISIONES SOBRE EL PAVIMENTO, Y SE ROMPEN LAS ARTICULACIONES DEL MOVIMIENTO, LA VOZ QUE BABEA, LA ESPERANZA QUE NO AVANZA, EL CABRÓN QUE NO CAE, LAS CABRONADAS QUE NO ESCAMPAN,